Habitat


Heterodon nasicus nasicus è un colubride originario del Nord America, diffuso dal Canada meridionale fino al Texas, in un'area che si estende dall'Iowa ad est e il Wyoming ad ovest.
Questo serpente abita generalmente le pianure e le zone rocciose/semiaride tipiche dell'America settentrionale.

 


Morfologia e comportamento

H.nasicus nasicus è un serpente di modeste dimensioni (grandi femmine arrivano a sfiorare gli 80 cm di lunghezza) con un corpo abbastanza robusto.
La sua caratteristica principale è il suo muso all'insù, il quale, unito alla rotondità della testa, gli conferisce un aspetto che ricorda molto il maiale (da qui il nome comune "Hognose" o muso di porco). Il suo "naso" inconfondibile è dovuto alla forma allungata del rostro (l'osso del muso), mentre le guance sono gonfie a causa delle ghiandole velenifere (
H. nasicus è infatti un serpente opistoglifo).
La livrea è di un colore che va dal nocciola al giallo con sfumature grigie, il pattern è caratterizzato da macchie quadrangolari di colore più scuro, mentre la pancia è caratterizzata da piastre nere e gialle.
Gli occhi sono grandi e con pupille rotonde.
Questo serpente ha abitudini prettamente terricole con tendenze fossorie ed è attivo durante le ore del giorno e quelle crepuscolari.

 


Questi animali possono essere sessati semplicemente guardando le code (quella del maschio è lunga a volte più del doppio di quella della femmina), oppure grazie ai più tradizionali metodi del popping e del probing.


H. nasicus nasicus è un serpente che si presta facilmente all'allevamento da parte dei neofiti: non richiede parametri di stabulazione difficili da ottenere, è tendenzialmente docile e di buon appetito e si riproduce facilmente in cattività.
Alcuni esemplari possono essere nervosi, ma si limiteranno a soffiare rumorosamente lanciando morsi a bocca chiusa o fingendo di essere morti (
tanatosi) mostrando il ventre flaccido, aprendo la bocca ed emettendo dalla cloaca una sostanza maleodorante.
Questa pantomima è riscontrabile anche in altri serpenti (basti pensare alla nostra
Natrix natrix) e serve a scoraggiare i predatori che non si nutrono di carogne.

 


Stabulazione


Date le dimensioni piuttosto contenute di questi serpenti la loro stabulazione non richiede grandi spazi. Un faunabox o una vasca 40x30 o un terrario 60x40 andranno bene a vita.
Questi serpenti sono degli scavatori provetti e molto spesso riposano infossati, per cui è preferibile fornire loro un substrato adatto a questo scopo, come l'aspen, i trucioli depolverati etc. Usando questi substrati la tana non è necessaria, quindi basterà fornire loro una ciotola d'acqua nella parte fredda.
Per quanto riguarda le temperature, quelle ottimali per gli
H. nasicus nasicus vanno dai 26 ai 29 gradi centigradi ottenibili con un tappetino/cavetto termostatato posto sotto metà del terrario. L'umidità va bene intorno al 40/50%, di più sarebbe inutile in quanto abitano zone aride e sono adattati a tassi di umidità relativa medio-bassi.
Essendo animali diurni, per il fotoperiodo basta la luce della stanza ma non è consigliabile lasciarli al buio di giorno.

 


Il veleno


Il genere
Heterodon, come accennato più su, è composto da specie di colubridi opistoglifi. In questo tipo di serpenti velenosi il veleno viene iniettato tramite il morso e la masticazione attraverso le scanalature dei denti veleniferi, che si trovano nella parte posteriore della mandibola.
Solitamente, a parte le dovute eccezioni (citando ad esempio il
Dispholidus typus o Boomslang, il cui veleno è mortale), il morso dei serpenti opistoglifi non è particolarmente pericoloso.
In particolare, il morso di
H.nasicus nasicus non comporta gravi sintomi ma un leggero intorpidimento e/o gonfiore della parte morsa. L'entità degli effetti di un morso dipende comunque dalla masticazione, grazie alla quale il veleno (che altro non è che saliva modificata secreta dalle ghiandole di Duvernoy) viene progressivamente iniettato. Personalmente sono stato morso senza riportare alcun sintomo.
Bisogna inoltre considerare che il veleno non viene usato per difesa, ma la sua funzione principale è quella di sottomettere le prede catturate più facilmente, in quanto questi serpenti non uccidono per costrizione ma ingollano la preda ancora viva.
Nonostante ciò, è sempre meglio prevenire che curare, per cui l'uso delle pinze durante il pasto è d'obbligo

 


Alimentazione


Questi serpenti, allo stato selvatico, si nutrono principalmente di anfibi ma mangiano senza problemi prede di dimensioni simili, tra cui sauri, pesci, uccelli e piccoli mammiferi.
Nonostante ciò
H. nasicus nasicus (non le altre specie del genere Heterodon) può essere nutrito per tutta la vita con topi e rattini, dai pinky ai ratti piccoli, senza che insorgano particolari problemi.
A parte qualche eccezione - soprattutto nei primi mesi di vita - questi serpenti sono abbastanza voraci e si abituano ad una dieta di roditori decongelati sin da subito. Per sbloccare gli esemplari problematici, sarà possibile offrire una preda viva o "insaporire" il topo sfregandolo con una lucertola, un anfibio o ancora del pesce. In alcuni casi si potrebbe essere costretti all'alimentazione forzata, anche se questa rappresenta l'ultima spiaggia.
Alcuni esemplari, specialmente quelli che non esitano a soffiare, possono non accettare la preda morta dalle pinze. In tal caso sarà bene provare a lasciarla nel faunabox per tutto il giorno prima di provare ad offrire prede vive o con addosso l'odore di altri animali.

Per quanto riguarda la frequenza dei pasti, i baby possono mangiare ogni 5-7 giorni, arrivando, per gli adulti, ad un pasto ogni settimana o dieci giorni.
Il pasto dovrà corrispondere circa al 20% circa del peso del serpente, dando prede di una grandezza ragionevolmente comparabile a quella del suo corpo.

Nonostante il loro veleno non sia pericoloso, è sempre meglio prendere precauzioni e offrire il pasto con delle pinze apposite.

 


Legislazione


I colubridi, a parte qualche specie, non sono soggetti alla convenzione di Washington sul commercio degli animali in via di estinzione.
H. nasicus può quindi essere venduto e riprodotto senza essere accompagnato dal certificato CITES.



Riproduzione


Heterodon nasicus è un colubride oviparo. Essendo animali che vivono in fasce climatiche temperate, un periodo di brumazione aumenterà le probabilità di successo nella riproduzione.

Prima di iniziare a brumare i nostri
Heterodon nasicus dovremo assicurarci di avere una coppia sana e riproduttiva: le femmine dovranno essere lunghe 60 cm e pesare almeno 250 gr, i maschi diventano riproduttivi molto prima, precisamente quando avranno raggiunto i 30 cm di lunghezza e i 60 gr di peso.

Arrivati a metà Dicembre, gli animali non adranno nutriti per circa tre settimane prima dell'abbassamento delle temperature per evitare che il cibo, non potendo essere digerito a causa del freddo, vada in putrefazione all'interno dell'apparato digerente.
Dopo che avremo gradualmente portato le temperature diurne e notturne a circa 10/13°C si potrà tenere questo regime per due o tre mesi, in seguito ai quali rialzeremo, sempre gradualmente, la temperatura a 28 gradi e nutriremo con pasti sostanziosi i futuri genitori.
Dopo la muta della femmina potrà essere inserito il maschio ogni 5/7 giorni.
La gestazione durerà dalle quattro alle otto settimane, durante le quali si svilupperà un vistoso gonfiore nella seconda metà del corpo della femmina.
Una o due settimane prima di deporre le uova la femmina farà la muta pre-deposizione, e questo sarà il momento giusto per inserire un nido nella teca (una vasca con un buco di 3-4 cm di diametro con dentro sfagno o scottex leggermente inumiditi andrà più che bene).

H. nasicus nasicus depone un numero di uova che va da 4 a 25, ma sono note deposizioni eccezionali con un massimo di 30 uova.
Dopo averle rimosse dal nido potremo metterle in incubatrice ad una temperatura di 28°C ed un'umidità intorno al 90%, la schiusa avviene dopo 50/60 giorni.

Usciti i piccoli, aspetteremo che escano spontaneamente dall'uovo e li stabuleremo singolarmente in attesa della prima muta (che a volte fanno ancora nell'uovo), in seguito alla quale potremo cominciare a nutrirli.
Nonostante molti baby partano già con pinky decongelati, non è raro ritrovarsi alle prese con qualche esemplare problematico.
La cosa migliore da fare in questi casi è armarsi di pazienza e provare un paio di trucchetti, tra cui il cibo vivo e il cosiddetto "prey-scenting", che consiste, come detto su, nell'insaporimento del topo con pesce, uovo, pollo, rospo o sauro. Alcuni accetteranno esclusivamente il sauro (o il pollo, il pesce o il rospo) vero e proprio, per cui dopo averli "sbloccati" con parti di geco o di
Anolis proveremo ad ogni pasto ad offrire il pinky insaporito, sperando sia accettato. Mangiato anche quello, cercheremo di far loro mangiare un semplice pinky, lasciandolo nel contenitore durante la notte.
Spesso questi baby, una volta partiti, non danno problemi con il cibo in seguito, nonostante ciò un breve digiuno in inverno - anche se non ancora riproduttivi - è da considerarsi fisiologico.